Nel 2014 ho vinto la gara per la progettazione dell'immagine coordinata dei Musei Civici di Monza, in particolare della nuova sede dell'ex Casa degli umiliati. Un'apertura attesa da decenni nel capoluogo brianteo che lì ha potuto finalmente esporre buona parte delle collezioni civiche, ricche di importanti opere pittoriche e plastiche.
Il complesso e articolatissimo progetto mi ha visto creare innanzitutto un logo che ha avuto e continua ad avere grande riscontro. Attorno ad esso si è sviluppata tutta la grafica interna ed esterna al complesso museale.
Al segno gestuale della M ho affiancato un lettering modulare che prevede l'applicazione in futuro per nuove sedi, l'intenzione del committente era infatti quella di creare un sistema museale cittadino.
La progettazione della segnaletica interna è stata particolarmente stimolante perché la grande quantità di pezzi esposti in spazi oggettivamente limitati ha significato ottimizzare gli ingombri senza sacrificare la leggibilità delle informazioni, dal colophon della struttura alle didascalie delle opere.
I pannelli all'ingresso del Museo
Alcune delle didascalie delle opere
In vista dell'inaugurazione è stata programmata anche una importante e articolata campagna pubblicitaria. A cominciare dalle maxi-affissioni con diversi soggetti che hanno animato le vie cittadine, in alcuni casi creando una divertente interazione visiva.
I totem allestiti per le vie di Monza
Sono stati prodotti filmati pubblicati sui canali social del Comune per mostrare le opere e l'allestimento. Con il titolo ArriviaMo (dove la M veniva sostituita dal logo del Museo), uno in particolare ha visto protagonisti i numerosi volontari preparati ad accogliere i visitatori.
Altro capitolo importante dell'articolato progetto è quello dedicato agli stampati: brochure, cartoline, biglietti, segnalibro...
Dopo l'apertura, nel Museo è stata avviata anche una rassegna di mostre temporanee. La mia consulenza è durata un paio di anni, durante i quali ho curato la grafica di alcune di queste esposizioni. Come quella del decano degli artisti monzesi Luigi Stradella — di cui ho anche scattato il ritratto — e di altri importanti autori della scena artistica italiana.
Terminata la collaborazione, resta comunque la guida all'applicazione dell'immagine coordinata. Un manuale dettagliato che spero possa aiutare il Museo a mantenere la coerenza di comunicazione prima ancora che grafica.